Brasile: conclusa rivolta in carcere Manaus. Almeno 56 morti
Almeno 56 morti. È finita in un bagno di sangue la rivolta scoppiata nel carcere Anisio Jobim di Manaus, in Brasile. Rivolta sedata solo dopo 17 ore. Cosa ancora più grave molti detenuti, circa un centinaio, sarebbero riusciti a fuggire. Il governatore dello Stato però, non ammette sbavature e anzi rincara la dose affermando che i morti, molti decapitati, in fondo se lo meritavano per i loro crimini. Anche i dodici agenti penitenziari che erano stati presi in ostaggio dai reclusi sono stati liberati dopo trattative tra le autorità e i leader della rivolta. All’origine della ribellione ci sarebbe una guerra tra gang rivali, la Familia do Norte e il Primeiro Comando da Capital (PCC): ad avere la peggio sarebbero stati gli esponenti di quest’ultima fazione. La posta in gioco era il controllo del traffico di stupefacenti nella capitale amazzonica di Manaus.