Siria: il bilancio di 5 anni di conflitto
Iniziata nel 2011, quella in Siria è diventata una feroce guerra civile. E non solo, in Siria si affrontano diverse coalizioni religiose, regionali e internazionali. Diversi gli attori in campo, diversi gli interessi, il risultato: almeno 280 mila morti milioni di profughi e un territorio diviso e occupato. La crisi militare del regime di Bashr al Assad poteva lasciar ben sperare in una soluzione del conflitto, che invece ha visto il rafforzamento dell’Isis e la sua impensabile resilienza. Fattori che hanno invitato al tavolo del conflitto siriano altre potenze internazionali. Gli Stati Uniti hanno da subito appoggiato le forze ribelli al regime, mentre la Russia, rimasta in un primo tempo fuori dal conflitto, vi è entrata nel settembre scorso evitando la caduta dell’ alleato storico. Le prime vittime sono i bambini, stando ai dati Unicef, quasi 8 milioni e mezzo, più dell’80% della popolazione infantile siriana, soffre a causa del conflitto . Una guera che ha fatto centinaia di miglia di vittime e che che nel corso degli anni ha cambiato armi e strategie. “Per approfondire, leggi qui”: http://www.vdc-sy.info/index.php/en/>> Prima del suo inizio, la Siria contava 24.5 millioni di abitanti. Oggi da questo numero iniziale bisogna sottrarre 6 milioni e mezzo di cittadini. “Approfondimento”: https://docs.unocha.org/sites/dms/Documents/ERC_USG%20Stephen%20OBrien%20Statement%20on%20Aleppo,%20Syria%2028July2016.pdf Chi resta fa i conti con la penuria di beni di prima necessità e un’inflazione di oltre il 100%. Il conflitto non ha risparmiato ospedali e centri medici, che hanno subito più di 336 attacchi facendo circa 700 morti. Secondo l’Unione delle organizzazioni di soccorso e cure mediche, Damasco ha intensificato negli ultimi giorni i bombardamenti contro centri medici in zone controllate dai ribelli. L’ultimo episodio è di pochi giorni fa, una clinica sostenuta da Save the Children e Syria Relief è stata colpita da un bombardamento nella provincia di Idlib.